Calendario dell'avvento filosofico
casella 2: cammina al buio


Durata: pochi secondi
Materiale: una stanza buia
Effetti: smarrimento
Nella prima delle sue Meditazioni Metafisiche, Cartesio afferma che se c’è qualcosa che non può essere messo in dubbio è il mio essere qui, ora: “per esempio il fatto che io ora sono qui, seduto accanto al fuoco, con addosso una vestaglia da inverno, maneggio questo foglio, ecc…”. Poi, però, prosegue: e se mi trovassi, invece, in una illusione dei miei sensi?
Prova a sperimentare l’assenza di certezze, attraversa una stanza a te familiare: la camera da letto, per esempio, o il salotto.
Avanzerai a tentoni dimostrando di non sapere orientarti in un luogo che hai percorso mille volte. Non sei più in grado di calcolare le distanze. Ciò che alla luce era chiaro, ora diventa incerto. Allunghi il braccio, cerchi la porta, ma niente: non te ne rendi immediatamente conto, ma fin dal primo istante sei pervas* dall’ ebetitudine dell’ignoranza. Le certezze sono svanite: il buio ci rende idioti.
Pensiamo che al buio il mondo sia lo stesso che alla luce, ma puoi sperimentare da solo che invece cambia completamente a seconda se è visibile o no.
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Quanti passi ti separano dalla porta? Dov’è il braccio della poltrona? E l’angolo del letto?
Ciò che chiamiamo realtà si colloca in uno strato sottile, facilmente alterabile.
Ti è mai capitato di non riconoscere un ambiente familiare?
Il brano di oggi è Soft Cell Tainted Love